Il nuovo marchio
L'intera realtà Tecno è unificata sotto il segno della T. Iniziale del nome, ma anche simbolo cosmico per la sua affinità con la croce e con la struttura del corpo umano. Oppure, con minore enfasi, schema dell'ortogonalità: essenziale incontro del verticale con l'orizzontale. Molto della filosofia Tecno è rivelato dal suo marchio. Etica, estetica, economia della progettazione: ciò che nasce essenziale tende a diventare classico; si colloca in una dimensione in cui sintonie e coincidenze, anche sorprendenti, appaiono del tutto naturali.
Grazie alla collaborazione con lo studio Tassinari Vetta il marchio riscopre la sua anima originaria attraverso il rispettoso ridisegno geometrico dell’iconica T affiancata da una nuova tipografia che, nella rilettura dello spirito originario, è basata su un carattere lineare neo-grottesco come nuova voce narrante del marchio.
T come Tecno
Quando Osvaldo Borsani, nei primi anni cinquanta, propone a suo fratello gemello Fulgenzio e a suo padre Gaetano Borsani di fondare una nuova azienda dedicata alla produzione in serie di oggetti tecnici per l'arredo, probabilmente aveva già ben presente la necessità di dare forza a questa idea attraverso un marchio. Fu però nel 1954, in occasione della X Triennale di Milano, che compare la celebre "T" maiuscola su disegno di Roberto Mango. Con l'obiettivo di rappresentare il forte rigore della forma, la qualità nei materiali e nelle lavorazioni, l'attenzione alle opportunità della tecnologia e al maturare dei bisogni: l'azienda adotta la T trovando la propria chiave di volta.
La costruzione geometrica
«La T nacque così, di getto, uno schizzo in piedi sullo scalone della
Triennale del ’54, la Decima. La T, come la A, l’H, la U e la V è una
lettera assiale, simmetrica. È anche una costruzione: base, sostegno,
copertura. La matrice geometrica mi indusse subito a tradurre
graficamente il nuovo spirito della Tecno. Evitarne il rigore delle
angolazioni ricorrendo alle curve. Solo la curva poteva dare il senso
della tecnica e dell’esattezza industriale, mediate però in una libera
espressività. La curva pone l’alea della sua scelta. Quale curva?
Quali rapporti? Dall’idea “Tecno” - l’idea di elementi uguali, ripetibili,
precisi, ma al tempo stesso nuovi e liberi - la matita trovò subito una
curva unica da definire a compasso. In alto, un grande arco superiore
(copertura), un semicerchio, cioè due quarti di cerchio.
Poi, analogamente, due quarti uguali, ma rovesci (base) [...].
Oggi, ripensando allo spirito di quei giorni, sono molto soddisfatto di
aver trovato un segno costruito, nato e cresciuto bene».
Roberto Mango,
da una lettera a Giuliana Gramigna, 1990
La chiave di volta
Dai cataloghi alle pubblicità negli anni la Tecno ha riservato una grande importanza alla qualità comunicativa della parola scritta e della grafica visiva, agli inizi curata direttamente dagli stessi fratelli Borsani. Col tempo il marchio diventa l'elemento chiave di riconoscibilità dell'azienda per cui i Borsani considerano maturo il processo di consolidamento dell'immagine aziendale e decidono di portare anche questo aspetto della comunicazione all'interno di una nuova organizzazione progettuale coordinata. Dal 1972 sarà il neonato Centro Progetti Tecno a occuparsi attraverso l'equipe interna di communication design grazie al coordinamento di Roberto Davoli.
Tecno è Marchio storico
Un rilevante traguardo per la storia di Tecno che entra all'interno del Registro speciale dei Marchi Storici.
Un brand apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, a cui viene riconosciuta la capacità di rinnovarsi e cambiare. a quei marchi che hanno un’importanza storica e culturale per l’Italia.
Il Registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale è stato istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi – ufficio del Ministero dello Sviluppo Economico – per le imprese produttive nazionali di eccellenza storicamente collegate al territorio nazionale.