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Pioniere del concetto di struttura condivisa e icona riconosciuta del design industriale, il sistema è un insieme di strutture di precisione, dall’illimitata flessibilità e modularità. L’aspetto zoomorfico e i materiali tecnologici trasmettono una potenza estetica unica e irripetibile, creando spazi incredibilmente suggestivi, in ufficio ma anche negli ambienti domestici.
Nomos è un sistema estremamente solido, versatile e componibile in ricercate postazioni individuali, workstation condivise, tavoli singoli, soluzioni meeting, fino ai grandi tavoli riunione con dimensioni su misura. Screen, elettrificazione celata e soluzioni di front office completano la gamma, mentre il sistema di mensole attrezzate organizza verticalmente lo spazio come ideale contenitore di oggetti e funzioni.
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L’Idea di base è semplice: un piano appoggia su una struttura con una spina centrale, in analogia con la struttura a spina dorsale e costole del corpo umano. Nomos è quindi concepito come un solido scheletro dall'estetica zoomorfa che parte dalla struttura in tubolare metallico, a cui si aggiungono gambe, piedi, supporti, piani di lavoro, sovrastrutture e schermi.
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Versatile ed estremamente resistente, i numerosi accessori caratterizzano il sistema personalizzandolo e aumentandone le performance. Il collegamento modulare dei singoli elementi avviene metallo su metallo, assicurando una grande resistenza, solidità e maggiore durata del ciclo di vita del prodotto.
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Un tavolo per lavorare, leggere, parlare, discutere, pranzare, giocare. Il sistema risolve complessivamente, con un unico concetto strutturale tutte le funzioni, mentre i cavi corrono in una spina dorsale flessibile a graffa che permette facile accessibilità alle prese elettrificate.
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Una piattaforma declinabile in modi infiniti appoggiata piedini modellati come quelli del LEM, il modulo lunare che nel 1969 toccò il suolo della Luna. Nelle versioni tavolo, è possibile regolare l’altezza del piano in due posizioni, 72 cm e 65 cm, semplicemente montando i piedini con o senza distanziale.
From the archives
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“il riconoscimento di una necessità che diventa progetto. […] Non abbiamo, nelle nostre lingue, un termine così ricco da indicare insieme l’ordine e la spontaneità, il rigore e la fantasia, la regola e la creatività. Perciò Tecno e Norman Foster Associates hanno evocato per il loro lavoro questa parola antica, Nomos”.
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